venerdì 15 aprile 2011

la vita è sogno

Altra considerazione, stavolta tra un'articolazione e l'altra. Io uso internet praticamente solo per facebook e msn. Ovvio, poi guardo anche qualcos'altro, è naturale, ma quei due servizi sono i miei re del web. Forse una visione decisamente limitata. Senz'altro, me ne rendo conto perfettamente. Scoprire le risorse del web tramite il corso di informatica è stato ed è tuttora piuttosto interessante, fosse solo per cultura personale, ma non credo che in un futuro prossimo utilizzerò queste nuove risorse, siano i feed o i bookmarks, in modo massiccio come facebook. La domanda mi è sorta spontanea: perché uso facebook? sisi, va bene, i contatti con gli amici lontani, la condivisione dei link, gruppi ecc. ecc. la mia domanda è più profonda. perché sento il bisogno di usare facebook? torna la mia anima da filosofa del weekend: se io ho bisogno di qualcosa, vuol dire che sento una mancanza, quindi mi manca qualcosa. se uso internet per reperire notizie, mi mancano le notizie e le ottengo e anche in modo soddisfacente spesso, se uso internet per trovare lavoro, mi manca il lavoro e lo posso trovare, ma se uso internet, come gran parte dei miei coetanei, per stare su facebook, cosa mi manca? mi manca il contatto umano. Oh, questo non è che vuol dire che sia una sociopatica (cioè, un po' sì, ma non sono una pazza sclerotica) o che non abbia amici o che abbia problemi relazionali dal vivo. Figurati, chi mi conosce lo sa :D ragazza un po' particolare, ma assolutamente nella norma. però uso facebook, perché AMPLIO i miei contatti umani. e sono contenta, e mi diverto (e vedi post precedente). Ora però penso: se io riuscissi a prendere un quinto delle mie "relazioni" su facebook e a trasbordarle nella vita reale (non parlo di persone lontane migliaia di chilometri, parlo di persone relativamente vicine), anche solo tramite una telefonata, cosa succederebbe? cioè quelle emozioni (vd il post precedente) che provo sul web, come sarebbero TUTTE dal vivo? io penso che la risposta sia ovvia, sarebbero ALTRE, sarebbero tutta un'altra cosa, sarebbero più intense, più forti, da mozzarti il fiato e fartelo riprendere in un baleno. ebbene?
è tutta una grande illusione. la sensazione che proviamo sul web è altra dalla sensazione che conosciamo, non meno vera, badate bene, ma diversa. tante volte, e mi ci infilo completamente dentro, il web ci fa perdere la possibilità di vivere emozioni più intense.
detto questo, certo non voglio accusare il web o facebook o internet o le reti o chissà che cosa. lo diceva anche calderon de la barca che la vita è sogno. la vita è sogno, e speriamo di non svegliarci mai veramente. perché in quel momento l'illusione, così bella e così facile, crollerebbe come un castello di sabbia costruito sulle sponde del mare.

la sensazione sul web

Ieri, alla lezione di informatica, una particolare espressione del prof mi ha colpito e seriamente, tanto che tra un muscolo e l'altro mi continuava a tornare in mente, e nel frattempo anche la mia anima da sociologa?filosofa della domenica? si faceva sentire.
Ha detto (virgolettato, ma non sono le esatte parole): "Io da quello che vedo che avete fatto con il corso, ottengo una sensazione e così poi vi posso dare una valutazione che mi possa sembrare adeguata". Bene, cos'altro c'era da aspettarsi da un corso che si svolge sul web? Ovvio. Tuttavia all'inizio ho pensato: il momento dell'esame e della valutazione, in ogni corso e in goni momento della vita, è un punto in cui confrontarsi con un'altra persona più grande, per valutare e per imparare. L'esame, nel mio immaginario, comprende la vicinanza con l'esaminatore, il guardarsi negli occhi, il confrontarsi lì, l'uno davanti all'altro (cosa che ha i suoi pro e i suoi contro, sicuramente). Quindi la parola "sensazione" mi ha suscitato un po' di perplessità: si può avere la sensazione di un voto, di un esame tramite internet? Ovviamente, questa era una cosa chiara e palese fin dall'inizio, non è che mi sono svegliata adesso e l'ho capito, ma il sentirselo dire esplicitamente mi ha lasciato lì per lì un po' sconvolta. Poi, sempre tra un osso e l'altro, ho pensato: ma io, internet e il oc, come lo uso? mi è venuta in mente una sola parola: facebook, sostanzialmente, msn, qualche altro sito di notizie e di nuovo facebook, e msn, e facebook e msn. Bene. Ora, cosa mi accade, o mi è accaduto su facebook e msn? voglio dire, sono riuscita a provare dele sensazione tramite l'uso del computer e in particolare facebook,visto che sono praticamente sempre lì? e allora ho sorriso. anzi ho riso. sensazioni?? sensazioni e basta?? emozioni. Rapido flash-back indietro negli ultimi due anni: su facebook ho stretto amicizie, ho rotto amicizie, ho mostrato cosa e come sono veramente, gli altri si sono mostrati a me in tante proiezioni diverse, mi sono conosciuta e ho conosciuto, ho riso a crepapelle, ho pianto, ho gioito, ho sofferto, mi sono innamorata, mi sono arrabbiata, ho vissuto. E allora la "sensazione" del prof mi è apparsa come una vera sensazione, come quella dei filosofi. la sensazione. il web ci ha dato la possibilità di provare emozioni e sensazioni a distanza, emozioni e sensazioni che sono vere come quelle da vicino. Poi possono anche essere sbagliate ma la percezione anche diretta può essere erronea.

sabato 2 aprile 2011

Bookmarks

Ero decisamente scettica sui bookmarks. Ma proprio tanto. Così ho aspettato un po' prima di svolgere l'assignment, perché non me ne sentivo per niente attratta. Ebbene, mi devo ricredere. L'ho trovata una cosa fantastica. In genere io sono una persona molto disordinata, ma ho sempre avuto piacere a catalogare i libri e a metterli in ordini, soprattutto quelli che più amo. A un certo punto della mia vita i libri sono diventati troppi e la pseudocatalogazione, vuoi per noia, vuoi per mancanza di spazio, è finita. I bookmarks hanno riacceso in me questo istinto catalogatorio, questa volta senza problemi di librerie o altro. I tag appaiono come uno strumento utile e assolutamente intuitivo per ritrovare i siti preferiti, la possibilità di dare un titolo e scrivere una breve descrizione appaga tutti i miei sogni di bibliotecaria mancata. E soprattutto ORDINE. Un'altra cosa che ho molto apprezzato è stata la possibilità di scegliere il nome della url per la mia pagina di delicious, così invece di dover ricordare 20-30-40 inidirizzi di siti a memoria, ne posso sapere solo uno. Insomma, una piacevole novità.